sabato 3 agosto 2013

Una cacca in meno

Una cacca in meno sul marciapiede stretto della politica, una cacca in mano a Napolitano che dovrà raccoglierla. Il resto si trova già nella stabbiara, in profonda putrefazione, salvo pochi. Chi per improvvisi insorti problemi di identità, il Pdl, chi per pentita associazione a delinquere di stampo affaristico, il Pd (ma quale responsabilità nell'interesse del Paese !!! - non fate ridere i polli, per favore). Rimangono con una gamba nella stabbiara e l'altra fuori Sel, Scelta Civica e la Lega (ma l'altra gamba l'ha già perduta nella legislatura scorsa).
Proprio al 100% fuori dalla cacca c'è solo M5S, cioè quella riserva della democrazia che Napolitano misconosce sprezzante fin dalla campagna elettorale scorsa e tutt'ora la snobba. Gli darà fastidio il linguaggio forbito di Grillo, lui che è stato sempre così felpato, specie con i poteri forti, e che però dimostra di avere stomaco forte, anzi fortissimo, verso la miseria dove ci ha condotto la classe politica.

Miseria in primo luogo di valori, miseria poi quanto a ruberie, anche legalizzate come la sottrazione della ricchezza nazionale (che è di proprietà del popolo, e lui dovrebbe saperlo, avendo insegnato Economia Politica da giovane) contro il volere di un referendum che elimina il finanziamento pubblico ai partiti. Forte di stomaco e anche di orecchi, in quanto il referendum, ridotto all'osso, e senza far giri di parole, aveva detto che non ci dovevano più essere flussi di denaro pubblico ai partiti, che poi sono associazioni private nemmeno riconosciute dalla Costituzione.
E, invece, con un giro di parole, lo si chiama "rimborsi elettorali" e si dice che sono necessari, altrimenti potranno permetterselo solo i ricchi: poi la Lega investe quei soldi in Tanzania e il Trota si compra il Suv, ad esempio, i tesorieri di alcuni partiti se li fregano allegramente e si comprano ville, ecc., qualcuno si paga pure le caramelle e altre leccornie ovviamente necessarie alla democrazia, ostriche, ecc., non c'è dubbio, indispensabili alla democrazia. E questo dall'alpi alle piramidi, non c'è luogo dove si dovrebbe esercitare la democrazia, alla Cincinnato, intendo, che non vede ruberie.
E Napolitano, non in secondo piano negli ultimi 40 anni, e addirittura il deus ex machina degli ultimi 10 anni, sta a guardare con stomaco forte.

Che il marciapiede della politica sia stretto lo si vede adesso che la crisi economica è larga e profonda e restringe ancor più quel già esiguo luogo. Soldi sfarfugiati per nulla alla Fiat e simili che ora se ne vanno col malloppo allegramente elargito dal governo di turno.
Si dirà: Si ma c'è la globalizzazione. Ma perdindirindina, non lo aveva detto anche Marx più di cent'anni fa, caro Napolitano? Memoria corta, ovviamente, e strabismo misurato secondo convenienza.
Sarei libero di cambiare paese ovviamente, ed andare in uno bello dove queste cose non ci sono (i miei figli ci hanno provato), ma non voglio essere preso in giro. Le carognate di chi è delegato a rappresentarmi, anche quelli che non ho votato (e, invero, non voto più dalla famosa porcata di Calderoli), non le sopporto, e le reputo dei delitti contro la ragione, e meritevoli di sanzione, la più alta possibile.

Non che sia per la ghigliottina, ma qualcosa che dissuada fortemente, si! Ad esempio, la perdita del patrimonio, sia quello proprio che quello di figli, parenti e congiunti vari che hanno aderito al delinquente o hanno fatto finta di non vedere, e l'avvio al lavoro nella classe stipendiale minore di questa società, ad esempio ... non mi viene in mente, ma al massimo 6-700 euro al mese, e se ultra-sessantenne anche meno. Residenza coatta, naturalmente, ad esempio, in un condominio di Scampia o Forcella (così gli faranno "il mazzo" i loro condomini stessi), e poi quello schifo di sanità pubblica anche per loro, per come l'hanno ridotta (vedi Formigoni & C.).

Non c'è dubbio che sono garantista, ma verso il 90% della gente e nient'affatto per quel 10% di casta pura e parassita che soffoca questo Paese almeno dai tempi di Craxi. In poche parole: non m'importa un fico secco di essere garantista verso i delinquenti che mi si sono presentati come salvatori della patria, politici, manager, sindacalisti, ruffiani e leccaculi vari. Soffrano pure, sono lerci fedifraghi. Mi sono spiegato? Se è chiaro, si proceda pure alla riforma della giustizia!

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