lunedì 11 ottobre 2010

Il leccaculo e lo stronzo

C'è un bel libro che merita gli allori della modernità: Richard Stengel, MANUALE DEL LECCACULO (sottotitolo: Teoria e storia di un'arte sottile), Fazi Editore, Roma 2001, € 9,50. Allego copertine ed indice.
Ne consiglio la lettura a pochi, con escluzione dei principianti di queste cose, poichè sembra tutto un paradosso, ma per capirlo ci vuole tatto e intuito e una bella dose di capacità di ... lettura ... appunto, ma non di lettura di un libro, ma di lettura della realtà, il che è più arduo che mai negli ultimi decenni che ci hanno visti attaccati alle sciocchezze delle fiction e agli accomodanti tran-tran dei luoghi comuni e prevalenti, che per uno che ha praticato il '68 (durando fino al '77) sono come l'acido al vetriolo su una mano.
Per non faticare troppo, inoltre, mi permetto di riportare da un blog l'estratto da un brano sull'argomento:
"Guardatevi da chi vi lecca il culo (...). Diffidate da chi cerca facili consensi, tanto più se ne fa incetta laddove appaiono ingannevolmente rivoluzionari ed invece sono ancor più semplici, semplicistici ed abusati. E dunque, quasi sempre, hanno ben poco di condivisibile. Basta solo analizzare un po’ più attentamente.
Evitate chi si serve di bersagli comodi che vulgata vuole (o crede; anzi, finge – o meglio, si illude) che siano scomodi.
L’attore che sale sul palco e dice cose che suonano subito giustissime e sacrosante sulla situazione politica, con cui non si può non esser istintivamente d’accordo; l’appassionato oratore che scatena un commosso applauso; l’amante sognatore; sono i primi di cui non vi dovete fidare mai. Né di loro, né della bontà di ciò che dicono. Il più delle volte, sono luoghi comuni che non sono ancora stati riconosciuti come tali, e quindi si è ancora convinti che siano la verità, quando invece sono solo menzogne."
Ma, si sa! Quelli sono anarchici ed esagerano. Però tante cose che dicono sono condivisibilissime anche se fanno fede sulla presunta autonomia di pensiero delle persone, cosa che non è realistica, tanto che Nietsche si è inventato il superuomo per esorcizzare l'orrore del conformismo.

E poi c'è lo stronzo. Un altro bel libro (della sociologia di ispirazione anglosassone) di Robert Sutton, docente di management alla Stanford Engineering School, che nel suo The Asshole Method (traduzione italiana: IL METODO ANTISTRONZI, Elliot Edizioni) ne parla diffusamente e in modo assai "scientifico" (blog da visitare, tra i tanti).

Ora, se prendiamo queste due - diciamo - qualità, che possono essere riscontrate anche contemporameamente in una stessa persona, e facciamo una "analisi delle combinazioni", ci rendiamo conto della grande varietà di figure presenti nel genere umano.
Se la persona normale la indichiamo con "N", il leccaculo lo indichiamo con "L" e lo stronzo con "S", abbiamo le seguenti combinazioni:
NNN, NNL, NLL, LLL, NNS, NSS, SSS, NLS, NSL, LLS, LSS, SLL, SSL.
A me pare che non ve ne siano altre, ma vado "a braccio" perchè non conosco la teoria del calcolo combinatorio e, dunque, per ora, mi accontento dei risultati esposti.
Chi sono queste persone?
La prima, cioè la NNN, si potrebbe dire che è un "pezzo di pane", di grande bontà, che va d'accordo con tutti, che non farebbe mai male neanche a una mosca e neanche per scamparsela dalla propria morte, che ha "principi" assoluti, o quasi, ai quali si riferisce, che non è assolutamente manovrabile: dunque, un coglione. Ma, attenzione! Potrebbe anche essere un santo, un soggetto dotato di una visione superiore, che ha paradigmi in sfere dell'intelletto difficili da immaginare.
La seconda, e cioè la NNL, oppure la NNS (tipi che possono essere accomunati), è il tipo che copre il 90-95% della specie umana: una persona normale con qualche difettuccio che impiega nelle circostanze appropriate per forzare un pò la situazione che non gli si mette bene o per ottenere qualche ammissibile vantaggio, ma generalmente non a scapito di altri; una persona con la quale è possibile un compromesso o una certa "complicità" su questioni determinate; una persona incline agli amici e agli amori; una persona che se non ti è amica non ti da fastidio, e che se ti è in qualche misura nemica, comunque, la rispetti. Dunque, una persona adorabile o quasi. Una persona che ha un ruolo attivo nella società, con la quale puoi discutere anche su problemi controversi e dalla quale alla fine ci si lascia con qualche punto di vista in comune.
La terza, e cioè la NLL, oppure la NSS (tipi diversi per il modo, ma uguali per l'intensità), è il tipo che si riconosce a prima vista. Il NLL ti si avvicina leccandoti perfino le scarpe, e anche se c'hai pistato una merda di cane due minuti fa (con buona pace per i cani, che amo), striscia come un verme pur di ottenere da te quel che gli serve. Mentre il NSS ti affronta subito con qualche spoloquio che la circostanza non farebbe nemmeno immaginare e, dunque, in modo apparentemente del tutto gratuito, facendoti osservare quanto sei inadeguato o inadempiente, e ciò al fine di abbassare la tua dignità e costringerti (se ci caschi) a fare quel che gli serve. La NLS e la NSL sono un misto delle altre due e dipende da ciò che prevale in loro quando si alzano al mattino, o come intendono impostare l'approccio con l'altro: se è un superiore prevarrà il leccare, se è un inferiore prevarrà lo stronzo. Di questo terzo tipo ce ne sono molti (sempre nell'ambito di quel 5-10%) o, meglio, ce ne sono sempre abbastanza anche nelle organizzazioni piccole per rovinarti la giornata se li incroci e, dunque, è meglio starci assolutamente alla larga, far finta di non averli visti o, se proprio vi hanno visto che li avete visti, accennare ad un sorriso, ma non troppo espansivo se no si sentono autorizzati ad "attaccare bottone", anche se non hanno niente per la testa verso di te. In questo terzo tipo esiste, comunque, una componente di normalità che, però, prevale non spesso, e quando prevale sembra di trovarci davanti ad uno del secondo tipo, dunque uno abbastanza accettabile, ma attenzione che durante il colloquio potrebbe inaspettatamente prevalere il terzo tipo e, allora, vi mangereste i gomiti per aver pensato: "Lo sapevo che questo era così, ma mi sono illuso e ci sono cascato".
La quarta, e cioè la LLS, LSS, SLL, SSL (quattro tipi che si assomigliano e si confondono tra loro) non hanno nemmeno una minima componente di normalità e, dunque, dopo i primi approcci imparate subito a starne alla larga sempre, perchè le loro "qualità" si estrinsecheranno ben al di là dell'approccio che ha avuto con voi, e proseguiranno a vostra insaputa con altre persone per mettervi in cattiva luce, e ciò lo faranno sempre, con un pretesto qualsiasi, addossandovi ogni colpa relativamente a qualche aspetto, per cui se il loro interlocutore c'è cascato lo capirete quando lo incontrate: storce il naso e vi schiva come se gli aveste fatto qualcosa direttamente a lui.
La quinta è il massimo. Si tratta del tipo LLL e del tipo SSS, simili nell'intensità del loro essere ma profondamente diversi per il modo. Il tipo LLL si trascina sempre lamentandosi di tutto ed elogiandovi per le vostre "alte qualità". Non ci vuole molto a capire che si tratta di un opportunista perfetto: non muove paglia se non ci guadagna, e le situazioni se le crea arruffianandosi ad ogni genere di persona e ai loro opposti. Se è "di sinistra" (per quanto il termine oggi significhi poca cosa), fa il filo anche ad uno di destra, dicendo che, in fondo, si è sbagliato ad esserlo e che invece ora è fermamente convinto della idea del suo interlocutore. Se è "di destra", idem. Il tipo SSS sprizza fuoco di stronzità ad ogni poro della pelle, sia in vostra presenza che in vostra assenza e, in più, è capace di estrinsecare questa "qualità" in pubblico, cioè alla platea che in quel momento la circostanza gli regala come podio per sibilare ai quattro venti i suoi "pareri", e se la circostanza non gli fornisce un podio allora lui se lo crea, attaccando bottone con tutti con comizi e micro-assemblee estemporanee, e andrà alla ricerca di quel podio dove verrà osannato (se ci si casca) come salvatore della patria.

Questa è la situazione che si presenta nelle organizzazioni, cioè nei luoghi figurati in cui le persone convergono per "sbarcare il lunario". Non ci vuole molto a capire che il quarto e il quinto genere di persona sono fortemente nocivi per il buon andamento di quella organizzazione e che sono più i danni che arrecano che le questioni che risolvono.

E questa è la situazione che si presenta nell'Istituto d'Arte di Ancona, nel quale insegno da oltre 25 anni, e dove, eccetto la prima persona, il 95% delle persone è del secondo tipo. Ma che ne è del terzo, del quarto e del quinto tipo? Purtroppo anche qui quel 5% rimanente (per gli amanti della statistica) è della massima nocività, ed ha fatto precipitare la scuola in una sorta di girone dell'inferno dove, passata la prima infatuazione per l'arte, si scappa a piedi levati, specie i dirigenti che, negli ultimi 15 anni, si sono succeduti al ritmo medio di 1,5 anni ciascuno, con grande goduria proprio dei tipi che ricadono in quel 5%.
Si potrebbero fare 5 liste e dividere i dipendenti, specie gli insegnanti, a seconda del tipo cui appartengono, ma di questo lascio al lettore interno alla scuola la sua personale compilazione.

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