sabato 31 maggio 2008

'68 e oltre

Nel 1968 vi fu a Roma un grande concerto rock, Rome Pop Festival 1968, con la partecipazione delle maggiori stars degli anni '60.

Vedi il Video 1 (Captain Beefheart), il Video 2 (Donovan), e il Video 3 (l’arrivo di Hendrix a Roma), riportati nel link di cui sopra.

Nella foto: Jimi Hendrix.

E così anche a me viene voglia di ricordare il '68 e oltre, perchè ... successe un '48 contro un sistema sociale imbottigliato verso la guerra e i colpi di stato.

Ognuno avrà avuto le sue preoccupazioni, è vero, ma alcuni fatti andrebbero ricordati prima di passare al commento dei film che ne interpretano alcuni momenti, e liquidare superficialmente quell'epoca come gli "anni di piombo" che, in realtà, dovrebbero essere ricordati come gli anni dei golpe (all'estero), dei tentati golpe, delle bombe e delle stragi in Italia, detti anche della strategia della tensione.


Come, ad esempio, e per ricordare solo le maggiori, la strage di Piazza Fontana a Milano (1969, 16 morti; colpevoli: ignoti), la strage di Piazza della Loggia a Brescia (1974, 8 morti; indagati: Delfo Zorzi, e altri, di Ordine Nuovo), la strage sul treno Italicus (1974, 12 morti; colpevoli: ignoti), la strage alla stazione di Bologna (1980, 85 morti; colpevoli: Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, entrambi neofascisti; 10 ergastoli e 250 anni di cercere al primo, 9 ergastoli e 84 anni di carcere alla seconda; entrambi in semilibertà da circa 10 anni).

E tutto questo, ovviamente, non era che una parte delle preoccupazioni a sinistra, poichè con i colpi di stato fascisti in Cile e in Grecia, ed il regime imperialista reazionario in Persia, nonchè il regime fascista in Spagna (che sottopose a garrota nel 1974 un giovane ventenne, fatto che sconvolse letteralmente la civiltà europea) e l'altrettanto feroce regime fascista in Portogallo (caduto nel 1974), ad esempio, a Firenze, dove studiavo, ogni tanto spariva un militante antiregime greco, persiano o cileno, senza che se ne sapesse più niente.

Dicano pure quei commentatori, sempre pronti a edulcorare le cose rivoltanti della storia, se un giovane di vent'anni a quell'epoca poteva starsene a guardare alla finestra. O se non dovesse sentirsi mobilitato dal senso civico che anche la costituzione richiamava, e richiama, contro il fascismo? Non so a destra, ma a sinistra nessuno che abbia vissuto quegli anni vorrebbe che si ripetessero.

A sinistra: Puig Antich, garrotato nel 1974 dal feroce regime spagnolo del Generalissimo Franco (a destra).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il sessantotto fu un anno "discriminante", da me vissuto nell'adolescenza. Con tutte le sue estremizzazioni, sicuramente più stimolante degli anni piatti che viviamo, senza sussulti di intelligenza e di "colpi d'ala", nostalgici del nulla, nemmeno delle ideologie. Da cattolico, ho vissuto nella Chiesa una stagione entusiasmante, quella del post-concilio. Vieni a trovarmi, se vuoi, nel mio blog. Ti aspetto, ciao!
www.torietoreri.splinder.com

Fausto Baiocco ha detto...

Avevo 15 anni, e da li al 1973 ho maturato l'avversione per l'occulto che c'è nella politica. Per il resto anch'io ho vissuto belle cose pur non essendo credente, nè allora nè oggi.